Questa condizione di quarantena ci sta portando a scoprire una serie di fatti e non fatti che ci conducono per mano all’interno della fotografia, tenendoci compagnia e portandoci verso la definizione di ciò che un fotografo deve o non deve fare in questa clausura forzata.
Tra le varie iniziative che si vedono in giro (molte interessanti, altre se ne poteva fare tranquillamente a meno) si trova quella di Officine Fotografiche che sta coinvolgendo i docenti delle proprie scuole di Milano e Roma, in live streaming su youtube.
Temi diversi, storia della fotografia, analisi di autori, modelli di intrattenimento ed altro.
Riferendomi al titolo di questo articolo, del quale ritengo interessante il NON FARE, di certo “l’incontro” a distanza più interessante e che apre nuovi panorami per i fotografi in pantofole è di certo quello di Augusto Pieroni sulle fotografie non fatte.
Non ho molto da aggiungere, onestamente, se non invitarvi a spendere questa mezzora nell’ascoltare Augusto e lavorarci sopra.
Nell’estensione del video trovate anche la bibliografia di Augusto, ma fatevi stuzzicare dall’idea di approfondire ed avere qualche libro di questi nella vostra libreria.
Per facilità di lettura la riporto qui sotto:
Photographs not taken di Will Stacey
Verifiche di Ugo Mulas
The day nobody died di Broomberg & Chanarin
Horizons di Silvio Wolf
Grande vetro di Marcel Duchamp
Luca Panaro intervista Franco Vaccari sulla sua “Esposizione in tempo reale n.4”
Oggetti in meno di Michelangelo Pistoletto
After Walker Evans di Sherrie Levine
Luigi Ghirri e le sue ultime foto
Il ne vous reste q’un photo à prendre di Laurent Graff