
L’era dei tutorial è oramai in stato avanzato. Sembra sempre di additare qualcosa o qualcuno, ma è abbastanza evidente che questa filosofia sia più estera che italiana. Un po’ per la necessità di coltivare ancora il rapporto umano, un po’ perché l’attenzione rivolta allo schermo è sempre molto labile.
Fatto sta che seguire corsi, workshop, tutorial e quant’altro è sempre più diffuso in forma digitale.
L’ha capito anche Magnum Photos (l’agenzia fotogiornalistica più famosa al mondo). E si propone con un video/workshop di Street Photography.
Si, non ho sbagliato a scrivere, l’agenzia di fotogiornalismo si spinge verso la Street Photography.
La loro intenzione (o conversione) è già da tempo abbastanza limpida e non è mascherata da lupo travestito da nonna.
l’ingresso in Magnum di Matt Stuart è di sicuro uno dei punti storici più importanti di questo passaggio.
E nonostante i più radicati complottisti credano che la Street Photography sia una ‘favoletta inventata dai brand di attrezzature fotografiche per vendere macchinette fotografiche‘, tralasciando 150 anni di storia (si perché i primi segnali li abbiamo avuti già nel 1877 con Street Life in London) facendo finta che non siano mai esistiti, la fotografia di strada vive il suo più florido momento storico.
Ma non crediamo che si tratti banalmente di una fotografia che si può fare semplicemente andando in giro e fotografando qualsiasi cosa si muova o attiri la nostra attenzione. Si tratta di un modo di essere, di uno stile di vita, di un vero e proprio comportamento, più che genere fotografico.
Lo abbiamo capito frequentando i workshop dei grandi maestri della Street Photography, lo abbiamo imparato leggendo il Bystander di Joel Meyerowitz e Colin Westerbeck.
La premessa è per presentare il primo video/workshop di Magnum Photos sulla Street Photography.
THE ART OF STREET PHOTOGRAPHY è un vero e proprio prodotto didattico legato alla fotografia di strada. Gli “attori” di questi video workshop (che ricalcano veramente il concetto di workshop, nel senso più appropriato e stretto del termine) sono Bruce Gilden, Martin Parr, Susan Meiselas, Richard Kalvar, Carolyn Drake, Peter van Agtmael, Mark Power.
Una serie interessante nel suo complesso, che accosto con facilità al primo atto di una operazione simile fatta già nel 2013 da Cheryl Dunn con EveryBody Street.
Nel docufilm (che non ha una finalità didattica) Cheryl intervista e segue (fisicamente) in strada Bruce Davidson , Elliott Erwitt, Jill Freedman, Bruce Gilden, Joel Meyerowitz, Rebecca Lepkoff, Mary Ellen Mark, Jeff Mermelstein, Clayton Patterson, Ricky Powell, Jamel Shabazz, Martha Cooper, Boogie.
Ad ultimazione del rientro economico di Cheryl (in quanto il suo documentario autoprodotto) il docufilm è stato reso disponibile gratuitamente su youtube e su amazon video (per gli abbonati Prime).
Attività lodevole se pensiamo che invece Magnum Photos vende il suo prodotto a 99 dollari (per tutti i video) e OVVIAMENTE si tratta di una politica commerciale (con un prezzo decisamente onesto) che dovrà dare frutti ad un’agenzia che di base “vende fotografia”.
Mettendo insieme i due prodotti (tranne Bruce Gilden che si doppia, come autore, ma non di certo come contenuto) abbiamo uno spaccato interessante della scena contemporanea della Street Photography. Oltre a vedere come fisicamente approcciano al genere gli autori stessi.
- Ma le domande che mi pongo per quanto concerne i video/workshop di Magnum Photos sono abbastanza immediate:
- Perché in questi video manca ad esempio Matt Stuart che è riconosciuto universalmente come uno dei migliori fotografi di strada al mondo?
- Come mai non sono stati inseriti anche altri autori storici del genere che sono in bacino all’Agenzia?
- Starà forse la Magnum Photos cercando di dirci qualcosa sul genere fotografico che la avvicina diametralmente al fotogiornalismo?
- Ha forse bisogno la Street Photography di avere una n uova leggibilità che la allontani dagli esercizi di stile (che hanno anche stancato)?
- Ci sarà forse bisogno di andare a collocare questo enorme flusso di documenti prodotti nel nostro tempo?
Probabilmente le risposte arriveranno con il tempo. Ma avere anche un punto di vista personale specialmente per chi fa didattica sull’argomento, ritengo sia fondamentale.
Personalmente ritengo che si tratti di un qualcosa in più nel marasma del “chiunque dice la sua” senza senso.
E il cercare risposte alle domande che mi sono posto appena più sopra, sarà lo stimolo a proseguire in questa direzione. Verso la Strada.
Personalmente ho paura che sia una semplice operazione di vendita di e-learning a scatola chiusa, come si è visto in altri casi. Il fatto che non sia un fotografo Magnum a partecipare su una piattaforma esterna, ma che venga presentata col brand dell’agenzia sicuramente mostra la voglia di avere voce in capitolo per rapporto al fenomeno street photography, almeno per come viene (erroneamente come ben scrivi tu) percepito in generale oggi.
Il fatto che non ci sia Matt Stuart preoccpa, perché mi permette di pensare che l’operazione possa essere quanto meno mal organizzata.
Di sicuro, non mi invoglia ad investire quei soldi nell’apprendimento.
Potrebbe anche essere che abbiamo investito della cosa Matt Stuart e che lo stesso non abbia accettato. Ma sono supposizioni. La realtà delle cose la conoscono solo loro.
Di fatto, che possa essere fortemente commerciale come operazione, è dietro l’angolo.
Non credo nemmeno io che ne acquisterò il pacchetto. Dopotutto la Street Photography non esiste e non vedo perché investire in qualcosa di inesistente. 😉
Certo, la Street Photography non esiste, Dio è morto e la Magnum vuole l’8permille.