Una delle problematiche che si presenta quotidianamente nel mestiere del fotografo è quello della quantificazione del proprio lavoro, da porre all’attenzione del cliente sotto forma di prezzo della fotografia.
Certo, seguire un prontuario non è di sicuro la risposta, anche perché i costi sostenuti da ogni singolo professionista sono differenti.
Ma avere una sorta di livellamento dei prezzi potrebbe solo giovare ala fotografia ed ai professionisti. Andando così a ridurre la concorrenza sleale, la sottostima del proprio lavoro ma soprattutto fare in modo che i clienti siano messi di fronte ad una scelta che possa guardare alla bravura, alla professionalità di un fotografo, o anche solo banalmente la simpatia. Ma si sicuro non si tratterebbe di PREZZO.
PRICING PHOTOGRAPHY è uno strumento utile in tal senso. Certo non è la bibbia sulla quale basarsi, ma quante volte è capitato di non avere una idea precisa su come quantizzare il proprio lavoro?
A me succede spesso di ricevere richieste da colleghi che mi chiedono quanto vale il proprio lavoro.
Certo, si può essere collaborativi, ma fino ad un certo punto. Per i motivi di cui sopra.
Edito da Skyhouse Publishing e distribito da Allworth Press, (Autori: Pricing Photography è uno strumento scritto dai professionisti e fornisce una serie di informazioni testate su tutto, che tengono di conto dell’andamento del mercato, dei nuovi media, della tipologia di utilizzo e una serie di altri valori.
La remunerazione viene calcolata in modo da garantire una redditività a lungo termine, facendo in modo che la remunerazione diventi anche una sorta di fidelizzazione del cliente.
Una pubblicazione consigliata ad ogni fotografo, anche solo per una consultazione, per confrontarsi, per dare il giusto valore alla propria produzione.