A SPASSO PER NEW YORK


La bellezza del viaggio è che ti lascia la libertà di poter scegliere dove andare, cosa vedere, come muoverti e per un fotografo si traduce anche nella scelta dell’attrezzatura, che solitamente varia anche in base all’idea che ci si fa sui posti che si andranno a vedere.

New York è una meta ambita, anche essendoci stato, è sempre piacevole viverla. Si tratta comunque dell’ombelico culturale del mondo. Luoghi che fondono etnie, culture, architetture e che, come l’America cerca di creasi una storia, ma con la differenza di avere aperture ed immagazzinando anche dai viaggiatori che la vivono.

Williamsburg - X-Pro2 e 35mm F2.0 - 1/250 - F8.0 - ISO800
Williamsburg – X-Pro2 e 35mm F2.0 – 1/250 – F8.0 – ISO800

Con Fujifilm Italia abbiamo organizzato un workshop di street photography che aveva come scopo didattico l’avvicinamento dei partecipanti all’apertura mentale ed alla modifica del proprio risultato in base al luogo in cui ci si trovava, oltre ovviamente a far respirare l’aria di strada che l’ha contraddistinta fotograficamente grazie ai grandi del genere che ne hanno segnato regole ed iconografia.

Dieci giorni a stretto contatto con la strada e la nuova Fujifilm X-Pro2, in compagnia di 2 ottiche: il nuovo 35mm F2 che nasce appositamente per questa fotocamera innovativa ed il 18mm F2 che nasce con la sua predecessora X-Pro1.

La struttura del corpo macchina (in lega di magnesio) e le finiture la rendono una macchina solida ed ergonomicamente valida. Mentre lo stile retrò la rende anche gradevole alla vista, e come direbbe una donna parlando della sua borsetta “sta bene su tutto”.

La prima cosa che ho voluto provare in modo approfondito è stato il mirino ottico, tratto distintivo rispetto alle altre mirrorless della casa giapponese che per un ambito professionale la fa diventare il prodotto più vicino in assoluto alle macchine di concetto classico (quindi utilizzabile facilmente senza doverci prendere confidenza come si è costretti con il mirino elettronico).

Subway - XPro2 e 18mm F2.0 - 1/125 - F2.0 - ISO800
Subway – XPro2 e 18mm F2.0 – 1/125 – F2.0 – ISO800

Preciso, con una nitidezza impressionante, che permette di avere sotto controllo l’inquadratura in modo rapido rendendola “già pronta” dal momento in cui si porta la macchina all’occhio. Sicuramente è la parte che più mi ha colpito nell’utilizzo.

Poter passare poi dal mirino ottico al mirino elettronico velocemente con la leva anteriore a portata di mano (senza dover staccare la mano dal pulsante di scatto e la fotocamera dall’occhio) permette eventualmente di usufruire in tempo zero del mirino elettronico con tutti i suoi pregi, primo su tutti la proiezione esposimetrica in tempo reale. Avere il risultato dell’immagine già nel mirino senza dover aspettare di vederla sul display.

L’autofocus è sicuramente l’altra caratteristica principale della X-Pro2. Veloce, silenzioso e preciso. Anche più veloce dell’autofocus della Fujifilm X-T1 al quale sono abituato oramai da due anni per lavoro.

E42nd St - XPro2 e 35mm F2.0 - 1/400 - F6.4 - ISO200
E42nd St – XPro2 e 35mm F2.0 – 1/400 – F6.4 – ISO200

Non sono uso utilizzare l’autofocus, lavoro spessissimo in iperfocale mi permette di essere ancora più rapido non dovendomi preoccupare del fuoco ma solo della distanza che intercorre tra me e la scena che ho selezionato. Ma devo dire che l’immediatezza di questa macchina mi ha permesso di essere presente in tempo reale.

In una città veloce come New York diventa quasi indispensabile. Di sicuro però la differenza la si senta anche quando si utilizza il 35mm al posto del 18mm. Anche se il nuovo corpo macchina ha ridato una nuova vita al 28mm equivalente.

Le uscite medie, spensierate ed in giro per i quartieri di New York duravano dalle 8 alle 10 ore al giorno il che con una fotocamera reflex mi avrebbe dato più autonomia di batteria (con la X-Pro2 ho consumato mai meno di una batteria e mezzo al giorno) ma avrebbero reso le giornate più pesanti, almeno il doppio. Questo sicuramente è un altro aspetto a vantaggio della X-Pro2. Macchina solida, corposa (la si sente tra le mani) ma con portabilità. Ho comunque girato con due ottiche di dimensioni molto contenute, soprattutto il 18mm che cambia addirittura con il 27mm della sola presenza della ghiera dei diaframmi (solo 8mm di differenza) praticamente un pancake di qualità nettamente superiore.

Rispetto alla X-Pro1 il vantaggio ulteriore è anche da vedere nelle ghiere sul corpo macchina, Avere tutti i comandi esterni rende più immediati e la gestione della macchina diventa fluida anche al variare improvviso di situazioni, o anche di condizioni di luce. New York in questo ne è padrona. Specialmente nel financial district dove i grattacieli alti non permettono il filtrare della luce, quindi molto spesso ci si trova a girare l’angolo e trovarsi in zone d’ombra fitta!

Brodway - Union Square - Xpro2 e 18mm - 1/125 - F13 - ISO200
Brodway – Union Square – Xpro2 e 18mm – 1/125 – F13 – ISO200

La vera sorpresa l’ho avuta scaricando i file (ho scattato in RAW + JPG, anche se usualmente non scatto mai in JPG) e devo dire che ne sono rimasto sbalordito. Mi sono trovato di fronte ad una qualità nettamente superiore a quella della immagini alle quali sono normalmente abituato a gestire per lavoro. Sicuramente il nuovo sensore ed il nuovo processore danno una marcia in più, anche se, pur aspettandomelo, quello che mi ha dato veramente una sberla è stata la simulazione film ACROS. Mi è sembrato di avere a che fare con i negativi della mia M6. Anche tutte le altre simulazioni pellicola sono interessanti e vedere come il JPG già pronto sia uguale ad un RAW lavorato in Lightroom con le simulazioni integrate nel software è impressionante (prima il salto tra JPG e RAW era molto evidente, visto che i file lavorati in macchina dall’algoritmo erano nettamente superiori ed il lavoro di post produzione da fare in LR era molto più lungo).

Mediamente i RAW sono di circa 40MB, quindi nettamente superiori, ma è possibile anche avere un RAW compresso che diminuisce sensibilmente la grandezza del file senza andare a compromettere la qualità dei contenuto.

Les Coleman Skate Park - XPro2 e 18mm F2.0 - 1/320 - F13 - ISO2000
Les Coleman Skate Park – XPro2 e 18mm F2.0 – 1/320 – F13 – ISO2000

Tutti i file sono stati lavorati con Lightroom 6.4 (versione desktop) ed il risultato non è per niente sbagliato, anzi la qualità è nettamente migliorata anche nella fase di processo del RAW.

Ho provato anche a cambiare le impostazioni del doppio vano scheda SD (un plus molto importante per chi ne dovesse fare un uso professionale). La possibilità di avere la funzione backup, la funzione switch e la funzione RAW+JPG fanno in modo che si possa utilizzare a proprio vantaggio e gusto la possibilità di avere “sicurezza” o “continuità”.

Volendo quindi racchiudere tutto per punti posso dire, dal mio punto di vista che..

PREGI
Corpo macchina solido
Impostazioni facili ed intuitive
Menù accorpato e facile da gestire
Qualità delle immagini elevata
Velocità autofocus
Mirino ottico eccellente
Mirino elettronico preciso ed immediato
Doppio vano scheda SD

DIFETTI
Batteria migliorata ma ancora limitata
File RAW pesanti se non compressi
Ergonomia ed utilizzo non adatta a focali lunghe
Ghiera degli ISO non precisa come quelle concettualmente uguali (macchine vintage)

Soho - XPro2 e 18mm F2.0 - 1/500 - F13 - ISO2000
Soho – XPro2 e 18mm F2.0 – 1/500 – F13 – ISO2000

Ritengo che questo corpo abbia dato una nuova vita al 28mm equivalente (focale versatile ed utilizzabile a 360°) visto che all’orizzonte non credo sia previsto un restiling di questa focale che può essere utilizzata tranquillamente per fare paesaggio, street, reportage e documentaria.
Sono partito per provare corpo e 35mm, ma la maggior parte del tempo mi sono goduto la focale che uso in assoluto più di tutte da quando ho iniziato a fotografare nel 1990.

Qui di sotto ho inserito una folta gallery (66 immagini) che spaziano dal paesaggio, al paesaggio urbano, alla street photography, alla fotografia documentaria. Potrete così anche voi trarre le vostre conclusioni.
Nel caso in cui aveste domande da farmi nello specifico, non esitate, sarò bel lieto di rispondere e darvi chiarimenti, tecnici e di approccio fotografico.

12 pensieri su “A SPASSO PER NEW YORK

  1. Ciao, vorrei chiederti una cosa. Da un po’ di tempo mi frulla x la testa di vendere il mio corredo Nikon (d7100, 50 f1,8 d , 35 f 1,8 dx, 12-24 ed f4 e 70-200 f4) per passare alla X PRO 2 .(soprattutto per una questione di peso)
    Non sono un fotografo professionista ma non vorrei fare un passo indietro. La mia paura rimane nel fatto dell’autofocus (AF-C) della X.PRO 2. Secondo te riesce a stare dietro alle foto di bimbi?
    la reattività nello scatto della d 7100 è pressoché immediata la X pro 2 ?
    Come hai detto lightroom si comporta meglio con i File dell Xpro 2 ?
    Da quando ho comprato la X30, mi viene più “comodo” uscire con la piccolina della fuji ..
    Grazie anticipato per la risposta…
    Mi è piaciuto il servizio a NY…molto bello..

    1. Ciao Dani. Intanto grazie per il commento per l’apprezzamento del lavoro.
      Per quanto riguarda il cambio di attrezzatura, posso dirti che ad oggi, da quando uso solo Fujifilm (uso X-T1) non ho mai avuto problemi di velocità sull’autofocus. Ma per approfondire la risposta mi affido al video tutorial e test dell’autofocus fatto dal mio amico e collega Simone Raso, che forse può chiarirti più dubbi:

      Ma se hai bisogno ti metto in contatto con lui 😉

  2. Ciao Angelo, ho letto con interesse questo tuo articolo ed immagino che deve essere stato bello partecipare a questo evento.
    Di recente mi sono avvicinato al “mondo” Fujifilm con l’acquisto della X30 e sono ancora strabiliato per la resa dei colori, del mirino elettronico e della possibiltà di poter variare la “pellicola” come se ci fosse ancora il rullino.
    Da appassionato e non da professionista, mi piacerebbe sostituire la mia Nikon reflex con la nuova Fuji, ma l’elevato costo impone una ferma riflessione.
    Continuerò a seguire i tuoi post e ti auguro buon lavoro,
    Andrea

    1. Ciao Andrea, grazie per l’interesse.
      Si, devo dire che è stato molto interessante, al punto da aver creato degli eventi in streaming e un blog tutto dedicato al workshop, che se vuoi puoi vedere a questo indirizzo: https://nystreetws.wordpress.com/

      La X30 è una ottima macchina, anche se c’è qualcuno che lamenta il sensore troppo piccolo. Ma la resa è effettivamente molto elevata.
      Per i costi, dipende molto da cosa produci (e quindi quali sono le tue esigenze) ed in che condizioni fotografiche ti troveresti. C’è molta scelta, professionale e non che può darti supporto.
      Nel caso in cui avessi bisogno di consigli, nel momento in cui avrai individuato qualche prodotto di riferimento, non esitare a contattarmi, sarò ben lieto di aiutarti 🙂

  3. Ciao Angelo, complimenti per la tua street photography. Vengo al dunque, essendo un fotografo professionista dedito al wedding e già possessore della x-pro 1, dove utilizzavo in modo marginale sia per la lentezza dell’ autofocus che per il buffering di memoria nonché per la post in lightroom, secondo te la fuji ha risolto in toto i problemi da me mensionati? L’impastamento ad alti iso su jpg sarà scomparso? Grazie

    1. Ciao Antonio, grazie per i complimenti.
      Beh, la X-Pro2 cambia totalmente rispetto alla X-Pro1. Dal sensore, al processore, al soft madre.
      Direi che puoi contare sul fatto che i problemi di cui parli sono un ricordo (ma già dalla X-T1) 😉

  4. Ciao Angelo, bellissimo articolo e complimenti per le foto!
    Da un po di tempo sto pensando di accoppiare al corredo Reflex una ML, praticamente da quanto è uscita la x-pro2, da portare sempre in giro e utilizzare principalmente nel reportage. Sto cercando di leggere tutto quello che trovo in rete per capire effettivamente se vale la pena spendere quei solidini per avere di fatto un camera e delle lenti che in realtà ho già con il corredo reflex. Questo articolo mi ha tolto molti dubbi ma in realtà ne ho ancora uno che mi attanaglia, anche perché fino a ora non sono riuscito a trovare test in rete. Come si comporta il mirino, sia ottico che elettronico, in condizioni di luce critica? Per esempio nel caso di strade notturne con scarsa illuminazione ed è necessario scattare a f1.4/f2 e magari ISO 6400? Condizioni che normalmente uso con la reflex, la xpro2 come risponde? Avevo provato in passato, in condizioni del genere, la xt1, ma il mirino non mi ha convinto per nulla, in situazioni concitate con scarsa luminosità non si può paragonare a un mirino ottico. Mi farebbe piacere se potessi darmi una tua opinione a riguardo, purtroppo non ho avuto modo di provare una xpro2. Un altro problema noto è quello delle batterie, ma risolvibile portandone altre 2/3 con se.
    Grazie,
    Filippo.

    1. Ciao Filippo!
      Grazie per aver letto il post e per i complimenti che mi fai.

      Cerco di rispondere alle tue domande in modo chiaro, per quanto mi è possibile.
      Per la situazione mirino, sicuramente il mirino elettronico ha qualche handicap in situazioni estreme, anche se comunque il riscontro che dai su quello della X-T1 (che uso quotidianamente oramai da più di 2 anni) non mi trova d’accordo. Credo che si tratti del mirino elettronico migliore attualmente nel mondo delle ML.
      Otticamente il mirino della X-Pro2 si comporta molto bene e le proiezioni elettroniche di formato aiutano tantissimo.

      Per le batterie, considera che si tratta di un problema di tutte le ML e non solo di Fujifilm. Essendo necessario avere sempre il sensore alimentato, questo diminuisce la vita media delle batterie, che comunque personalmente ho attestato tra i 300 ed i 350 scatti.
      Come dici tu, giustamente, con un po’ di accorgimenti, è possibile bypassare l’ostacolo. Spegnere la fotocamera quando non la si usa aiuta tanto, l’utilizzo del mirino ottico e non elettronico altrettanto, poi essendo piccole, come fai notare, un paio di riserva non sono invadenti per nulla.

      Se vuoi provare la X-Pro2 e anche la nuova X-T2 puoi sempre partecipare ad uno degli eventi Fujifilm presenti un po’ su tutto il territorio nazionale. Qui trovi il programma (e trovi me negli eventi di Cagliari e Napoli):
      http://blog.fujifilm.it/xtour2016/

  5. Ciao Angelo,
    complimenti per il bellissimo lavoro.
    Vengo subito al dunque. Sono un fotoamatore e possessore della X-T2 e al momento dell’acquisto, ho confrontato la T2 con la PRO2 e ho deciso per la prima.
    Generalmente sono orientato per la street e la foto documentaristica, e quello che mi preme sapere è perché per la street o per il reportage viene indicata la Pro2 e per tutto il resto la XT2?
    Le due camere se non erro sono simili, e a parer mio la XT2 ha una gestione dei comandi più fluida della PRO2. Dov’è la differenza?
    Mi sfugge qualcosa che non ho focalizzato?
    Grazie in anticipo per la tua attenzione.
    Peppe

    1. Ciao Peppe!
      Grazie per i complimenti, ne sono felice. Se vuoi, fino all’11 novembre, il lavoro è in esposizione allo Spazio Kryptos Materia di Milano. Qui eventuali info:
      https://www.facebook.com/events/203553913409480/

      Veniamo invece alla domanda di carattere tecnico.
      La differenza tra le due fotocamere è da ritrovare solo ed esclusivamente nell’approccio personale alla fotografia ed al carattere che ne deriva quando si sceglie di seguire un genere fotografico.

      La X-Pro2 avendo anche il mirino ottico e decentrato, su base telemetrica, prevede che la fotografia sia più ragionata, costruita e meno impulsiva. Oltre al fatto che regolarmente sarebbe anche opportuno avere entrambe gli occhi aperti.
      Questo spinge la sua natura verso il reportage, la fotografia di strada e tutti quei generi documentari che utilizzano focali corte, medio corte o normali.

      La X-T2 ha un carattere più vicino alla reflex e quindi fruibile in più situazioni evitando anche il trauma dello switch da reflex a mirrorless. La utilizzi per il suo baricentro anche molto più comodamente con ottiche medio lunghe e lunghe. Adatta sicuramente molto più per i tele.

      Invece rimanendo puramente nella parte costruttiva delle due fotocamere, considera che fatto salvo i mirini le due fotocamere sono uguali.

      Direi che di base non hai fatto una cattiva scelta. Anzi.

      1. Buongiorno Angelo!

        Grazie della tua risposta.
        E grazie dell’invito, ma non penso che salirò a MIlano nei prossimi giorni
        Nei giorni scorsi ho avuto modo di testare la X-T2 abbinata al 23mmf1.4 partecipato al Lucca Comics, come pubblico e non come cosplayers.
        Ho avuto modo di testare la camera e le sue impostazioni.
        L’AF è stato eccellente. La lente ho soddisfatto tutti i cambiamenti di luce, e ce ne erano di continuo.
        L’unica pecca è stata la batteria, ma si sa che le batteria delle ML non durano come le batterie delle reflex.
        Insomma il mio giudizio complessivo è più che ottimo.
        Grazie ancora.
        Peppe

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