VI RUBANO LE FOTO?


Al ritorno delle vacanze, professionisti ed amatori tornano a casa con un buon (si spera) bottino di immagini che, molto difficilmente, rimarranno chiuse in una chiavetta USB protette da qualsiasi utilizzo non autorizzato.
Altrettanto fortemente nasce la paura che qualcuno non possa fare a meno delle nostre immagini trafugandole ed utilizzandole senza permesso e magari anche senza darci la possibilità di guadagnarci qualche spicciolo.

Questo genera un’innumerevole quantità di immagini cariche di watermark invasivi che le rendono inguardabili, oppure upload con risoluzioni improponibili che ne fanno perdere il piacere nel guardarle.

Beh vi svelo un segreto: non c’è risoluzione o watermark che vi salverà. Se vogliono la vostra immagine a tutti i costi, state ben sicuri che se la prenderanno.

Ma qualche consiglio per limitare la perdita delle immagini posso darvelo, a patto conosciate in primis le leggi che vi permettono di pubblicare le immagini ed in che termini. Nel caso potete fare una ripassata prima di pubblicare, leggendo questo!

DATI EXIF
La prima cosa da fare è quella di compilare con quante più informazioni è possibile i dati exif (o comunemente chiamati infofile) che, oltre ad agevolarvi dandovi visibilità nei motori di ricerca, fanno in modo che si sappia sempre di chi sono le foto, cosa c’è contenuto ed i limiti di utilizzo che voi stessi potete definire immagine per immagine.

Ci sono molti software che permettono di compilare queste informazioni, personalmente utilizzo Bridge di Adobe (che trovate nella suite completa CS e/o CC), che mi permette di creare dei preset con le informazioni base che non mutano mai (copyright, limiti di utilizzo, tag standard per l’indicizzazione sui motori di ricerca ed altro).

Se invece non volete installare software e vi può servire la compilazione degli exif in qualsiasi posto in cui vi troviate, la soluzione potrebbe essere theXifer dove si può fare il tutto direttamente online.

Oppure potete utilizzare Exif Remover che, a differenza di quello ce può sembrare il nome, compila gli infofile delle vostre immagini in modo completo e non modificabile.

REGISTRAZIONE IMMAGINI
Una pratica per nulla utilizzata in Italia, ma molto usata all’estero e specialmente in America, è quella di registrare le proprie immagini su portali che fanno da gestore del diritto d’autore e conseguente verifica delle attività che girano introno alle vostre immagini.

Uno dei servizi più utilizzati è quello di MyOwn che permette di registrare le proprie immagini ed automaticamente vengono inserite in un circuito di software e reverse image search (una sorta di google image più affinato). Il servizio è gratuito, quindi provarlo non costa nulla.

Safe Creative è invece un vero e proprio portale che controlla la vostra creatività ed il vostro copyright. Molto usato tra professionisti, ci sono 3 tipi di iscrizioni, dalla basic (per chiunque si senta di poter essere violato nel proprio intimo), al professionista (che non ha tempo di monitorare manualmente il proprio lavoro), finendo al corporate (per le aziende, agenzie e/o chiunque abbia a che fare con queste dinamiche).

C’è anche il canale Ufficiale del Governo (USA) per la registrazione delle immagini. Non l’ho testato, quindi non so se funziona anche per le immagini oltre oceano, ma sapere che c’è, magari spinge qualche curioso a provare. Copyright.Gov.

CONTROLLO MANUALE
Potete anche fare da soli, monitorando tramite i motori di ricerca e canali tematici, sperando che non vi scappi qualcosa o che il vostro ladruncolo non sia più schermato di voi e la faccia franca. Ve la sentite?

In tal caso potete utilizzare il semplicissimo strumento di Google Image, che per i comuni mortali può sembrare una magia, ma che ai fini professionali e semi professionali è molto limitato (di fatto Google Image nasce solo per avere conoscenza di immagini simili nel network), oppure potete fare delle verifiche più approfondite.

Uno dei canali più utilizzati infatti è TinEye dove è possibile fare una ricerca reverse molto approfondita ed attivare anche degli alert con delle tag specifiche (ammesso che poi abbiate compilato per benino i vostri infofile). Anche LensTag funziona sullo stesso criterio, ma la cosa positiva è che lavora anche sotto app per SmartPhone (sia IOS che ANDROID). Un PlugIn di verifica molto valido (disponibile per FireFox) è Copyright Infringement Finder che permette di fare ricerche sul web, tramite il menù del tasto destro.

AGGIORNAMENTO
Certo, sapere quello che succede nel mondo del copyright a livello internazionale è sicuramente un elemento in più che può tranquillizzarvi, oltre a fare di voi delle persone che sanno di quello che parlano.

Sì, perché anche in questo caso mi sono imbattuto in discussioni portate avanti da chi effettivamente non sapeva nulla sull’argomento, ma parlava per “sentito dire”.

Inoltre essere informati sui propri diritti e/o doveri aiuta anche nel caso in cui dovessero esserci delle lesioni, fornendo informazioni ulteriori ai vostri legali che ne agevolano la risoluzione.

Il portale Plagiarism Today raccoglie tutte le informazioni legate alla violazione dei propri diritti a livello internazionale, mettendo a disposizione norme, leggi, sentenze, circolari, accaduti, aneddoti e tutto quanto riguarda il plagio.

Altro canale di aggiornamento (utilizzato per la maggiore oltre oceano) è di sicuro PhotoAttorney, un portale di leggi legate solo ed esclusivamente alla fotografia.

Di sicuro tutti questi accorgimenti non serviranno a farvi dormire sonni tranquilli, ma di sicuro aiutano a limitare i danni e magari anche a scoraggiare qualche furbetto già solo al pensiero di fare qualcosa di illecito con le vostre immagini.

Spero che i link e le info possano tornarvi utili in qualche modo e magari non solo al rientro delle vacanze.

5 pensieri su “VI RUBANO LE FOTO?

    1. Grazie Adriano, ma l’articolo non è basato sulla dimostrazione della proprietà dell’immagine (che è possibile solo ed esclusivamente a mezzo file RAW), ma è per ridurre gli attacchi di panico da watermark selvaggio (inutile).

      Inoltre se non si effettuano i passaggi indicati nell’articolo, con l’evidenza dei limiti di utilizzo, una modifica al file illecitamente preso, lo rende inattacabile.

      😉

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