”Non e’ rinchiudendo il vicino che ci si convince del proprio buonsenso” F. Dostoevskij
20 Novembre 09 – 10 Gennaio 10
La Triennale di Milano presenta la mostra La città fragile a cura di Aldo Bonomi. Dopo La città infinita (2003), La rappresentazione della pena (2006), La vita nuda (2008) la mostra può essere considerata la quarta tappa di una riflessione sugli effetti della modernità sulle forme di convivenza, della sua tendenza all’erosione delle forme di relazione tradizionali e del bisogno di comunità.
Nel corso degli ultimi anni la Triennale ha aperto i propri spazi alla rappresentazione del moderno nella sua dimensione sociale, in particolare alle conseguenze del processo di globalizzazione sulla vita quotidiana delle persone che vivono e lavorano in Lombardia, il territorio italiano più aperto ai flussi globali.
Focus della mostra saranno fragilità e paure che investono le persone travolte da una modernizzazione che rompe i riferimenti comunitari e famigliari che assicuravano la trasmissione dei valori tra le generazioni. Lo spazio metropolitano è diviso quindi in zone che faticano a comunicare e a elaborare visioni del futuro condivise. Ecco allora emergere la città fragile.
La mostra attraverso documenti fotografici, video, illustrazioni, mappe, dati statistici emblematici, vuole rappresentare alcune fragilità della città contemporanea mettendo in scena il rapporto tra comunità del rancore, quella del rinserramento e della ricerca del capro espiatorio, comunità di cura, quella che cerca di farsi carico delle fragilità sociali, comunità operosa, quella che agisce in modo privilegiato nell’ambito produttivo e delle professioni.
Il percorso della mostra si snoda quindi su tre percorsi paralleli collegati da linee d’ombra che sottolineano l’intreccio concettuale tra fragilità, rancore e cura, mentre l’operosità sarà rappresentata dal visitatore. Sono gli operosi a mettere in mostra disagio e solitudine con il loro operato e nell’operoso si identifica anche il visitatore stesso.
La spina dorsale della mostra sarà costituita da 5 schegge del rancore tematizzate su: società securitaria, biscotto nero-il caso Abba, femminicidio, malaombra-i suicidi nel mondo, la secessione dei benestanti.
Intorno alle schegge si snodano i due percorsi orientati, da un lato, a rappresentare le fragilità metropolitane contemporanee: quelle che toccano l’universo giovanile, degli anziani, degli stranieri, delle donne, dei “matti”, etc.; mentre sull’altro lato verranno rappresentate esperienze emblematiche di pratiche di cura distinte in: professioni della cura, scuola, cura femminile, esercito dei buoni, impresa sociale e impegno istituzionale
Alla fine del percorso, la comunità della cura e la comunità degli operosi si fondono, accorpando anche la comunità del rancore nello spazio dell’illuminazione, un agorà nella quale verranno organizzati momenti di riflessione sui temi trattati nella mostra.
La città fragile
Inaugurazione 19 novembre 2009, ore 19.00
A cura di Aldo Bonomi
Progetto dell’allestimento e grafico, AquiliAlberg
Triennale di Milano
Viale Alemagna, 6
20121 – Milano
Mezzi di trasporto pubblico :
Metrò, linee 1 e 2,
fermata Cadorna-Triennale
Autobus, linea 61, fermata Triennale
Orari di apertura degli spazi espositivi :
Martedì – Domenica
10.30-20.30
Giovedì 10:30 – 23:00
La biglietteria chiude un’ora prima delle mostre
Lunedì chiuso
Vietato l’ingresso ai cani e altri animali.
Orari d’ufficio :
Lunedì – Venerdì
9:30-18
Telefono :
02 724341
email :
info@triennale.it
La Città Fragile – Il Convegno
Ogni vita è esposta a una condizione di fragilità. Ne è un segno forte la domanda di salute, anche mentale, che grida nella nostra città. Casa della carità accoglie questa sofferenza, la incontra sulle strade, la ospita. E intanto ripensa, studia, invoca nuovi scenari, guarda al mondo intero, alle grandi metropoli, coordinandosi con l’OMS.
Interventi di apertura:
Silvia Landra, psichiatra Area salute mentale Casa della carità
Laura Arduini, psichiatra Area salute mentale Casa della carità
Intervengono:
Claudio Bossi, presidente La Cordata
Teodoro Maranesi, direttore Dipartimento salute mentale Azienda Ospedaliera Busto Arsizio
Valentina Soncini, presidente Azione Cattolica Ambrosiana
Ore 18.45 – Apertura della mostra “La città fragile”
Non è rinchiudendo il vicino che ci si convince del proprio buon senso. Fëdor Dostoevskij, Diario di uno scrittore
Saluto:
Davide Rampello, presidente Fondazione Triennale
Coordina:
Aldo Bonomi, curatore della mostra
Dibattito:
Gian Paolo Barbetta, responsabile Unità Strategica per la filantropia, Fondazione Cariplo
Eugenio Borgna, docente di Clinica delle malattie nervose e mentali, Università degli Studi di Milano
Angelo Cocchi, direttore scientifico Centro per l’Individuazione e l’Intervento Precoce nelle Psicosi – Programma 2000
Ospedale Niguarda Ca’ Granda
Federico Galvan, educatore, Programma 2000
Ospedale Niguarda Ca’ Granda
e Tempozero Azienda Ospedaliera Valtellina e Valchiavenna
Luciano Eusebi, docente di Diritto Penale,
Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza
Antonio Vita, Assessorato Sanità Regione Lombardia – Comitato tecnico regionale per le innovazioni in salute mentale
Intervento conclusivo:
Giulio Boscagli, assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale, Regione Lombardia
A seguire, visita della mostra
LA CITTÀ FRAGILE. Milano si-cura dei deboli
Per informazioni e prenotazioni:
info@milanosi-cura.it
02/91431509 –
http://www.milanosi-cura.it