Turing Test – Esposizione fotografica Collettiva


metropolis

SPAZIO: Your Voice
LUOGO Via Mecenate 76/45 – Milano

Tel.: 02876533, Fax: 0292877351

Web: www.arsitalica.it

Periodo: dal 13 al 30 Novembre 2009, su appuntamento

Vernissage e asta: giovedì 12 Novembre, ore 19.00
Solo su invito

Maurizio Galimberti realizzerà il ritratto
di Maria Sole Brivio Sforza durante la serata del 12

Artisti: Massimo Balestrini, Manuel Bonfanti, Francesca Bozano, Francesco Corbetta, Pietro D’Angelo,
Max Falsetta Spina, Ignazio Fresu, Maurizio Galimberti, Laura Gianetti, Odilia Liuzzi, Daniela Mastrangelo, Gaetano Muratore, Murat Onol, Lorenzo Paci, Anton Perich, Marcello Placci, Christopher Pisk, Dorian Rex, Antonio Salvador, Antonella Sassanelli, Nicolas Tarantino, Federico Unia, Laura Vizzardi, Guido Zuffetti (Kurtz)

A cura di: Mariasole Brivio Sforza, Kristina Snajder e Alessio Brugnoli

BIGLIETTO: INGRESSO LIBERO
ORARI DI APERTURA: dal 13 al 30 Novembre su appuntamento telefonando al numero 02876533.

Accade spesso di trovarsi di fronte ad una serie di coincidenze temporali, di assonanze logiche che ci spingono in maniera quasi ineluttabile a sottolinearne l’eccezionalità. A questo proposito, credo che l’anno 2009 sia il crocevia di un insieme davvero curioso di avvenimenti.
Il primo, certamente più noto, è il centenario della pubblicazione da parte di Filippo Tommaso Marinetti del Manifesto del Futurismo, il movimento culturale ed artistico che contribuì in maniera determinante al rinnovamento di molte discipline, dalla letteratura alla pittura, dall’architettura alla musica, dalla scultura alle arti grafiche.
Il secondo, è quello che celebra il decennale dalla costituzione di Your Voice S.p.A., un’azienda capace di creare dal nulla un mercato che non esisteva – quello della comunicazione multicanale automatizzata – e di perfezionare nel tempo una piattaforma tecnologica in grado di far dialogare uomini e macchine.
Avanguardia, modernità, rinnovamento, velocità, innovazione tecnologica, centralità delle macchine. Sono queste le parole chiave che legano tra loro due anniversari apparentemente distanti. Ma è nel suo percorso di ricerca più recente che Your Voice S.p.A. si è spinta oltre, realizzando un ecosistema software in grado di supportare il controllo remoto di dispositivi elettronici, in altre parole un sistema di comunicazione tra macchine (machine to machine – M2M).
Arriviamo così al titolo dell’evento “Turing Test”, dal nome del celebre matematico inglese: una mostra collettiva di artisti contemporanei che si sono cimentati – attraverso diverse tecniche – nel tema dell’interazione uomo-macchina e dell’intelligenza artificiale, intesa come la capacità di pensare, concatenare idee, esprimerle, fino a renderle indistinguibili da quelle generate dal pensiero umano.
Era quindi davvero irrinunciabile che Your Voice S.p.A. – in occasione dell’inaugurazione dei suoi nuovi uffici – si facesse promotrice ed ospitasse una manifestazione così fortemente legata alla sua stessa essenza, in modo da fissare nel tempo e nello spazio, attraverso le mani degli artisti, questo intreccio irripetibile di avvenimenti.

The New ARS ITALICA per Turing Test
Dalla sua nascita, The New Ars Italica ha sempre avuto l’ambizione di essere qualcosa in più di una semplice galleria d’arte: una factory creativa e di incubatrice di idee, capace di dar voce alle idee forti ed eretiche della cultura italiana.

Voci differenti, contrastanti, ma accomunate dallo sforzo eroico di andar oltre la crisi del Postmoderno.

La politica culturale di New Ars Italica è porre gli artisti dinanzi a temi culturali forti, dando possibilità di riflettere e portare avanti senza condizionamenti la loro ricerca.

In questo continuum si pone la mostra Turing Test, realizzata in collaborazione con la società Your Voice. Collaborazione fondata sul fatto che entrambe le aziende, nel loro ambito specifico, sono focalizzate sulla ricerca, sul coraggio e sull’innovazione, cose purtroppo rare in un’Italia sempre più apatica e ripiegata in se
stessa.

Turing Test è specchio immediato di tale collaborazione, essendo una mostra basata sul concetto che Scienza ad Arte, pur avendo in comune il soggetto e l’oggetto della propria ricerca, sono riflessioni dell’Essere su se stesso, son di fatto mutuamente irriducibili l’una all’altra come linguaggio e paradigmi.

Questa alterità non genera mutismo, perchè vi è una cosa che le accomuna: l’Io, permette la loro contaminazione negli ambiti della Teknè, gli strumenti che l’Uomo utilizza per dar forma e senso al mondo, sia la Prassi, l’azione.

Proprio questo è l’ambito della Mostra: il confronto tra ricerche estetiche, tra le più disparate, e la tecnica, i prototipi di Robot generati dall’Industria e dalla Ricerca, generando metafore ed assonanze.

Perchè il Robot, l’Intelligenza Artificiale, non sono che immagini che noi costruiamo dell’Altro, specchi delle nostre paure e sogni.

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