Oggi finalmente sono riuscito tra un impegno e l’altro ad omaggiare la mostra del grande fotografo Guy Bourdin, definito uno dei più influenti artisti del 20esimo secolo.
Bhe sui lavori dell’artista, opinabilmente piacevoli in base al gusto personale (a me sono piaciuti molto e devo dire che l’impronta del “genio provocatore” è ben tangibile in ogni scatto, c’è solo da dir poco. Il lavoro è bello, curato, stampe di qualità e scelta degli scatti molto azzeccata. Quello di cui onestamente non mi sento di offrire elogi è la collocazione delle opere ed il modo di rendere disponibili al pubblico.
La mostra è stata curata in un modo a dir poco pietoso con poco rispetto per l’artista, secondo il mio modestissimo parere.
Gli scatti sono stati incorniciati male in quanto bloccate le stame sui quattro vertici e quindi con poco lasso di assestamento post incorniciamento. Questo ha fatto si che le foto all’interno delle cornici, al di sotto dei Passepartout facessero evidentissime pieghe.
Oltre questo poi c’è da dire che le cornici al muro sono state posizionate come un “serpente” di immagini con alti e bassi, con mancanza di cura nei particolari. Le didascalie delle foto in nero, con carattere grigio, si perdevano sulla parete grigio canna di fucile e per giunta ritagliate in un modo a dir poco pietoso. Un bambino che fa “art attack” sarebbe stato più preciso.
Ritengo che, per far pagare un catalogo di una mostra 115,00€, ci voglia almeno la cura dell’esposizione, in modo da invogliare l’utente a spenderli. Fermo restando che la stampa dello stesso non è assolutamente valevole il prezzo. Ma per la questione libri, che dalla Sozzani costano mediamente il 30% in più di qualsiasi altra libreria tematica, è risaputo.
Bene, ancora una volta vediamo che la mitizzazione del personaggio avrà si un suo perché per la scelta di “cosa” esporre è impeccabile e di gusto signorile, ma il modo di porlo all’attenzione del pubblico è degno di un qualsiasi baretto di provincia che fa esporre le foto delle vacanze a Parigi di un giovane talentuoso.
Vi consiglio comunque di vederla, il lavoro merita, ma cercate di non dare peso all’ambiente ed al modo di mettere le opere al vostro cospetto. Il giudizio potrebbe essere penalizzante per ogni eventuale altra esposizione futura.
In mostra ancora fino al 5 aprile presso la Galleria Sozzani di “10 Corso Como”.
Buona visione eh… fatemi sapere. Commentate anche voi.