Milano – dal 4 al 27 marzo 2009
Persone che normalmente fanno i fotografi, truccatori, stilyst, designer, svelano una tematica propria che va al di là del fashion style e si confronta con l’arte contemporanea.
Lo spazio OD’A ospita l’esposizione collettiva con Paolo Monina, Cosimo Buccolieri, Francesca Capurso, Pina Sorrentino Gigi, Testaquadra-TQ design, Mimmo Di Maggio, Michelangelo Chiacchio, persone che normalmente fanno i fotografi, truccatori, stilyst, designer, ma che in questa occasione svelano una poetica propria che mettono a confronto con l’arte contemporanea.
Milano, città della moda, simbolo del Made in Italy, ha costruito questa sua fama globalmente riconosciuta grazie alla spinta creativa delle persone che lavorano per i Grandi Marchi, dietro i Grandi Marchi.
E’ così che Francesca Capurso anima i suoi abiti scultura grazie a presenze diafane che con fare ritmico danzano evocando la celebre scultura di “Le Tre Grazie” di A. Canova.
Paolo Monina con le sue polaroid, pone l’accento sui dettagli più marginali, i luoghi più impersonali , per caricarli di un intima sensibilità che li riscatta dall’anonimato in cui sono relegati.
Il gruppo Testaquadra-TQ design, porta in evidenza la mutazione culturale e multietnica mediante una scultura/elmo plasmato su sembianze umane in articolate trame di macramè, che come un moderno gioiello mostra e protegge, quasi fosse un elmo medioevale e contemporaneamente consente la pratica del culto mussulmano.
Mimmo Di Maggio, nei suoi Digital Collage sovrappone a scansioni di banconote immagini familiari in una infinita successione che ne fa perdere i rassicuranti connotati in favore di una immagine quasi pittorica, piena di spunti visivi e cromatici.
Pina Sorrentino Gigi propone una installazione video che si apre come una finestra su di un mondo parallelo, rivelandoci un‘atmosfera ovattata il cui tempo si dilata e rallenta, e la cadenza ritmica di una goccia d’acqua che cade diventa quasi un ipnotico legame con le eteree presenze che si sporgono dal cono prospettico.
Michelangelo Chiacchio, ci racconta in uno stoaryboard fotografico di un evento, di una danza rituale, narra di personaggi dalla grazia ultraterrena, dalla bellezza disumana, in cui la gestualità e l’equilibrio delle figure si compongono come moderne rappresentazioni di miti e leggende.
Lo spazio OD’A ospita l’esposizione collettiva con Paolo Monina, Cosimo Buccolieri, Francesca Capurso, Pina Sorrentino Gigi, Testaquadra-TQ design, Mimmo Di Maggio, Michelangelo Chiacchio, persone che normalmente fanno i fotografi, truccatori, stilyst, designer, ma che in questa occasione svelano una poetica propria che mettono a confronto con l’arte contemporanea.
Milano, città della moda, simbolo del Made in Italy, ha costruito questa sua fama globalmente riconosciuta grazie alla spinta creativa delle persone che lavorano per i Grandi Marchi, dietro i Grandi Marchi. Art Out Fashion porta alla luce le diversità, i pensieri più profondi, le sensazioni più personali , tutto quello che “non si dice” in passerella.
E’ così che Francesca Capurso anima i suoi abiti scultura grazie a presenze diafane che con fare ritmico danzano evocando la celebre scultura “ Le Tre Grazie” di Antonio Canova.
Paolo Monina con le sue polaroid, pone l’accento sui dettagli più marginali, i luoghi più impersonali , per caricarli di un intima sensibilità che li riscatta dall’anonimato in cui sono relegati.
Il gruppo Testaquadra-TQ design, porta in evidenza la mutazione culturale e multietnica mediante una scultura/elmo plasmato su sembianze umane in articolate trame di macramè, che come un moderno gioiello mostra e protegge, quasi fosse un elmo medioevale e contemporaneamente consente la pratica del culto mussulmano.
Mimmo Di Maggio, nei suoi Digital Collage sovrappone a scansioni di banconote immagini familiari in una infinita successione che ne fa perdere i rassicuranti connotati in favore di una immagine quasi pittorica, piena di spunti visivi e cromatici.
Pina Sorrentino Gigi propone una installazione video che si apre come una finestra su di un mondo parallelo, rivelandoci un‘atmosfera ovattata il cui tempo si dilata e rallenta, e la cadenza ritmica di una goccia d’acqua che cade diventa quasi un ipnotico legame con le eteree presenze che si sporgono dal cono prospettico.
Michelangelo Chiacchio, ci racconta in uno stoaryboard fotografico di un evento, di una danza rituale, narra di personaggi dalla grazia ultraterrena, dalla bellezza disumana, in cui la gestualità e l’equilibrio delle figure si compongono come moderne rappresentazioni di miti e leggende.
Con le sue fotografie Cosimo Buccolieri indaga in maniera onirica e personale il rapporto fra l’uomo e il divino. Intervenendo digitalmente sugli scatti, ne evidenzia a volte un messaggio provocatorio , altre un più sincero sentimento di compassione.
OD’A – OFFICINA DELL’ARTE
Via Giambellino 79 (20146)
+39 3332806782 , +39 0247718594
info@odarte.com
http://www.odarte.com
orario: da lunedì al venerdì: 10,30 – 13 e 14.30 – 18.00 sabato: su appuntamento (possono variare, verificare sempre via telefono)
biglietti: ingresso libero
vernissage: 4 marzo 2009. ore 19.00 – 22.00
curatori: Pina Gigi
autori: Cosimo Buccolieri, Francesca Carpuso, Mechelangelo Chiacchio, Mimmo Di Maggio, Paolo Monina, Pina Sorrentino Gigi, Testaquadra – TQ desig