Nel Serrone verrà presentata la nuova serie di lavori di grande formato che l’artista ha appositamente realizzato su Monza e che si inserisce nel progetto site specific_ iniziato nel 2003, un work in progress che coinvolge numerose aree del pianeta.
Alle 13 opere inedite ne saranno accostate altre 12 sempre di grande formato che hanno per soggetto metropoli come New York, Roma, Las Vegas, Los Angeles, Amman e Shanghai.
Nelle immagini di Olivo Barbieri, Monza, còlta in alcuni dei suoi scorci più riconoscibili, come il parco, l’autodromo, il Duomo, l’Arengario, diventa un gigantesco plastico, una metropoli fantastica e ”finta” in cui il peso della storia, la vita dei cittadini, la struttura urbanistica e il segno architettonico perdono di consistenza per lasciare spazio a una sorta di installazione dalle forti componenti concettuali.
Attraverso la fotografia aerea e la prospettiva dall’alto, Olivo Barbieri rende ”ordinato” e ”architettonico” il caos della vita, eliminando dalla scena – come avviene in una mappa – gli accidenti temporali della realtà.
Come afferma il curatore, ”Barbieri esclude dalla scena il tempo, lasciando solo lo spazio. Il sintomo visibile di questa radicale eliminazione di uno degli elementi fondamentali del reale è sotto gli occhi di tutti: è quella riduzione del ‘vero’ a modello, a plastico, a riduzione di scala che tutti, anche i bambini, percepiscono guardando le foto di Barbieri.
”Site specific” (fotografie e film realizzati con elicotteri) è un progetto globale che coinvolge parecchie città del pianeta: Roma 04, Montreal 04, Amman 04, Shanghai 04, Las Vegas 05, Torino 05, Sevilla 06, New York 07, The Waterfall Project 06/07.
Tutti questi luoghi hanno in comune la caratteristica di aver subito in un periodo della loro storia una fortissima accelerazione che li ha ridefiniti. site specific_MONZA 08 dà l’avvio a un approccio più sofisticato. Diventa un forte momento di riflessione per ‘scoprire’ un’area emblematica del nostro paese, storicamente tra le più densamente industrializzate, che sta rapidamente mutando reagendo agli stimoli della contemporaneità”.
Le immagini aeree mescolano, in un percorso ben delineato, piazze e strade, palazzi e monumenti, centro storico e periferie, bellezze architettoniche e obbrobri. Si tratta di un freddo labirinto compositivo che evoca un tessuto esistenziale e sociale invisibile. Allo stesso tempo però, ci si rende conto della grandiosa artificiosità dell’organizzazione umana, in grado di mettere in atto un’articolata predisposizione degli spazi ma anche di generare mostruosità che hanno portato alla distruzione del paesaggio.
Con le sue opere Olivo Barbieri sembra chiedersi cosa ci sia di effettivamente reale nel nostro sistema di vita, o ancora, quanto il nostro sguardo riesca a comprendere ciò che ci circonda.
Il senso dell’esistenza nelle immagini di Barbieri diviene oggetto di riflessione critica, di un’impostazione filosofica che spinge lo sguardo umano a negare la sua soggettività per operare in un’angosciosa, quanto più profonda, condizione di oggettività.
L’iniziativa, curata da Marco Meneguzzo, promossa dal Comune di Monza – Assessorato alla Cultura, col patrocinio della della Regione Lombardia e della Provincia di Milano – Direzione Progetto Monza-Brianza, illustra il metodo attraverso il quale Barbieri procede alla raffigurazione in chiave simbolica dei luoghi nei quali vivono gli esseri umani.
OLIVO BARBIERI:
site specific_MONZA 08
25 ottobre 2008 – 6 gennaio 2009
Monza, Serrone della Villa Reale
Orari: mart-ven., 10–13; 14–18.
Sabato, domenica e festivi, 10– 18.
Lunedì chiuso.
25 dicembre chiuso.
Biglietti: € 5 intero; 4 ridotto.