Gli scatti del grande fotografo di guerra erano nella casa di un ex diplomatico messicano
Tra le pellicole scomparse 70 anni fa, la Caduta del soldato scattata a Cordoba.
WASHINGTON – Secondo la leggenda, il negativo del miliziano spagnolo ucciso a Cordoba durante la guerra civile, fu dimenticato da Robert Capa in una camera oscura di Parigi e da allora se ne erano perse le tracce. Dopo 70 anni, l’Internation Center of Photography di Manhattan ha recupeto il negativo. E insieme alla Caduta del soldato, altre migliaia di pellicole sono riemerse dall’oblio. Erano in tre valige custodite a Città del Messico nella casa che fu di un ex diplomatico messicano che combattè ai tempi del generale Pancho Villa.
L’ufficializzazione del ritrovamento riportata oggi sul New York Times, ha messo in fibrillazione l’intero mondo della fotografia. Si spera che i negativi possano permettere di stabilire, una volta per tutte, se la famosa immagine del miliziano che muore sia stato o no uno scatto autentico. In questi anni non sono mancate le polemiche circa l’autenticità di quella foto. C’è stato pure chi ha sostenuto che lo scatto fosse stato “costruito”.
Robert Capa è considerato il pioniere della fotografia di guerra e più in generale uno dei capisaldi della storia della fotografia del XX secolo. Il suo motto era: “Se le tue foto non sono abbastanza buone è perchè non sei abbastanza vicino”.
Un altro grande fotografo, Henri Cartier-Bresson, lo definì “un avventuriero con un’etica”. Capa, di avventure, ne ha attraversate molte, da quando se ne è andato a diciassette anni, nel 1930, dalla sua tranquilla posizione di figlio della borghesia ungherese diventando, da Endre Friedman che era, Robert Capa. Ha solo venticinque anni quando scatta le sue famose undici foto dalla Spagna repubblicana in guerra pubblicate appunto da Picture Post.
Tra molte birre e molti gin, tra molti amici meravigliosi e molte guerre, Capa nel 1938 è in Indocina a fotografare la resistenza del popolo cinese contro l’invasione giapponese; poi di nuovo in Spagna, e in Francia. Emigrò pure negli Stati Uniti, dove gli negano il passaporto ma lo mandano a documentare lo sbarco in Normandia.
E’ sua la foto del contadino che indica al soldato americano appena sbarcato in Sicilia, la strada che hanno preso i tedechi in ritirata. Infine il Vietnam, e la mina che, nel ’54, uccide Capa a soli quarant’anni.