Chi lo conosce sa bene che la produzione di Garry Winogrand è stata a dir poco bulimica. Una incontrollabile forza della natura dal click (apparentemente) facile e incondizionato. Tanto da lasciare alla sua morte (prematura) più di 2500 rulli esposti e non sviluppati.
Nei quasi 5 milioni (si avete letto bene, non è un errore) di fotografie realizzate, c’è la famosissima foto degli scimpanzé realizzata nello zoo di Central Park a NYC nel 1967.
Ve ne ho parlato qui in questo articolo, per poi approfondire l’argomento con la trascrizione di una intervista a Tod Papageorge in questo articolo.
Guardando il libro WINOGRAND COLOR pubblicato nel 2023, si trovano quelle pochissime fotografie realizzate da Winogrand a colori, tra cui una in qualche modo vicina, simile, quasi uguale alla fotografia degli scimpanzé e dei due modelli incontrati allo zoo.

Da qui mi sono posto delle domande, ho cercato di capire, cercando di dare una spiegazione ad una serie di dubbi che mi sono sorti.
La mia prima esclamazione ovviamente è stata “ma allora la foto è a colori?”.
Mentre invece rivedendo le foto realizzate e i tutto il corso delle fotografie che si intrecciano tra i due autori, la certezza che la foto originale sia in bianco e nero è indubbia.
Allora cosa è successo?
Come è possibile che esista una versione a colori della foto?
Semplicemente perché quel giorno Garry Winogrand fotografava con due macchine, caricate una a colori e l’altra in bianco e nero.

Guardando attentamente infatti la foto realizzata da Tod Papageorge si vede chiaramente, facendo tornare ancora una volta alla luce la questione del colore e del bianco e nero che viene oltretutto tratta abbondantemente nel libro di Joel Meyerowitz a Question of Color (tradotto anche in italiano e acquistabile su amazon).




Lascia un commento